La ripetizione della partita valida per i quarti di finale di Coppa Ticino contro il Bellinzona non ci ha premiato per un'altra grande prestazione come quella messa in campo due settimane prima, quando il 2-1 era stato a nostro favore. Il Morbio non ha ricevuto regali da nessuno, ma dopo la decisione presa di comune accordo con la Federazione Ticinese di Calcio e l'ACB di rigiocare e non seguire il regolamento che ci avrebbe condannato a una sconfitta a tavolino per 3-0 per quei pochi secondi di incomprensioni che ci hanno portato a giocare in 12, abbiamo voluto sfruttare l'occasione per un gesto di solidarietà. Grazie al numeroso pubblico pagante presente, abbiamo potuto raccogliere una bella somma da destinare al progetto Somoto del nostro amico ed ex dirigente Mirko Pichierri.

Dal campo siamo usciti sconfitti ma non perdenti, sia per quanto dimostrato ancora una volta nella bella e avvincente sfida sportiva contro i granata, sia per questa iniziativa di aiuto a popolazioni sfavorite che va sicuramente oltre allo sport. Dare una mano alle associazioni InterAgire e Comundo nell'organizzare un'economia che possa essere sostenibile in questa regione al nord del Nicaragua ci fa sentire fieri come dopo una vittoria. Questo mi rende orgoglioso dell'approccio e della prestazione dei nostri giocatori, dello staff e dell'intera società "orange" a questo appuntamento, che nel bene e nel male ha messo in luce la nostra piccola realtà, in particolare il gran lavoro fatto da dirigenti e volontari dietro le quinte.

Mi preme però precisare qualcosa a proposito del turbolento finale, che non ha saputo comunque rovinare una bella serata di sport, fortemente voluta dalle due società. Mi scuso innanzitutto con il presidente Paolo Righetti e il comitato dell'AC Bellinzona per le parole e gli atti ostili verso i granata piovuti dalla tribuna. Ci tengo a precisare che questi individui non sono nostri tifosi, la nostra tifoseria è composta dalle famiglie, ragazze e amici dei giocatori che vivono le partite con entusiasmo e rispetto degli avversari, ad immagine di quanto successo sul campo, dove la partita è stata giocata in modo leale, sentito ma non cattivo, come testimoniano i pochi cartellini gialli.


Il presidente del FC Morbio
Gianfranco Campa